Gli scandali del calcio italiano, dal 1980 a oggi. Vinceremo i prossimi Mondiali?

Gli scandali del calcio italiano, dal 1980 a oggi. Vinceremo i prossimi Mondiali?

Lo ammetto, il calcio non lo seguo, solo i Mondiali ma a fatica. Di quelli dell’82 però conservo un ricordo tenero, pulito, forse per una questione nostalgica, per il presidente Pertini o per chissà quale altro motivo. D’altra parte gli ultimi avvenimenti sul calcioscommesse non me lo rendono certo più vicino, come sport. Leggi l’intervista a Prandelli sul Corriere dello Sport.

Da quei Mondiali dell’82 il calcio è cambiato, moltissimo “dovrebbe essere tempo e spazio, tattica e ragionamento, mentre oggi è velocità e scontro. – mi ha detto Bergomi durante un’intervista – Non a caso ci si infortuna più spesso rispetto a un tempo. Anche fuori dal campo tutt’altra storia: oggi i calciatori sono dei divi. Nell’82 eravamo degli sportivi, dei calciatori, e questo bastava“. Tra i tanti giocatori che ricordo di quel glorioso Mondiale c’è il mitico “zio” Bergomi, che debuttò in Nazionale proprio in Spagna. Anche lui piccolo, quasi un pivellino di 18 anni con quell’esordio contro il Brasile al 34′, quando Collovati fu sostituito per un infortunio. Leggi la mia intervista a Bergomi sui Mondiali ’82.

Eppure molti ricorderanno che appena due anni prima, nel 1980, il calcio era stato protagonista del primo importante scandalo di illeciti sportivi che aveva trascinato nel fango importanti squadre di serie A e B. Paolo Rossi ebbe tre anni di squalifica, Franco Cordova 1 anno e 2 mesi, Felice Colombo, presidente del Milan, fu radiato e così si potrebbe continuare. 

Così, c’è chi dice che vincere quei Mondiali significò un riscatto per i giocatori, per il calcio italiano, in patria come agli occhi del mondo.

Dopo quello scandalo ne esplose un altro, nel 1986, il secondo nella storia del calcio italiano, ribattezzato Calcioscommesse 2. Delle intercettazioni telefoniche avevano fatto scoprire degli illeciti riguardanti i campionati delle stagioni 1984-1985, 1985-1986. Nella sentenza di primo grado l’Udinese fu retrocessa in serie B, il Lazio in C1 e furono molti i calciatori ad essere radiati o squalificati. Uno scandalo che offuscò nuovamente il calcio italiano, ma che ad onor del vero non ebbe la stessa risonanza mediatica di quello del 1980. 

Arriviamo a Calciopoli 2006, proprio a ridosso dei Mondiali, altro giro, altro regalo. La vicenda è complicatissima, fatta di un primo filone di indagini, ricorsi, condanne, secondo filone di indagini, procedimenti disciplinari e condanne. La sentenza d’appello ha ridimensionato di molto quella di primo grado, ma i nomi coinvolti rimangono quelli arcinoti di Moggi, Giraudo, Della Valle, Lotito e Galliani.

Travolta da Calciopoli, l’Italia si risollevò vincendo i Mondiali di Germania.

E’ una coincidenza, certamente, ma è indubbio che la vittoria dei Mondiali servì al nostro Paese, alle società e ai calciatori, a spalare un pò di fango da uno sport che conta anche sulle entrate economiche dei tifosi, soprattutto ultras. 

Calcioscommesse 2011. Vinceremo nuovamente i Mondiali del 2014? Chi vivrà, vedrà perchè “una coincidenza è solo una coincidenza, due coincidenze sono solo due coincidenze, tre coincindenze sono un indizio“. Così almeno pensava Sir Arthur Conan Doyle.