Le meraviglie gastronomiche del lago Smeraldo

Le meraviglie gastronomiche del lago Smeraldo

 

Un piccolo laghetto di montagna incastonato tra le montagne trentine, un canyon con giochi d’acqua e spaccature mozzafiato. Tutto questo si chiama Fondo, nella Val di Non. Hai fatto appena in tempo ad abituarti a questa bellezza che sa di era glaciale, con rocce che stanno appese in bilico sopra la tua testa, ed uno specchio d’acqua che se ti chiamassi Alice ti mostrerebbe il Bianconiglio riflesso, che ecco arrivare da lontano un profumo che ti attira come il canto delle sirene. Questo è stato il mio compleanno. No, non si chiede l’età ad una signora, ma nel mio caso lo si può fare visto che considero il lieve scorrere del tempo una fortuna che non tutti possono vantare. Trentasei anni festeggiati in un luogo incantevole, accanto alla persona che si ama, cosa volere di più?

In questo che è stato un week end breve, non posso che consigliarvi un luogo in cui si poter gustare dei piatti locali proprio davanti al lago Smeraldo, nome evocativo dove un tempo, d’inverno, si poteva anche pattinare. Poi, ahimè, è arrivata la tecnologia col palazzetto del ghiaccio. Fascino perso per quei turisti che avrebbero dato tutto per poter pattinare sul un lago dal ghiaccio resistente, dove per protesta qualche cittadino fa passare sopra ancora oggi la macchina. Polemica recente su interessi antichi.

Ma torniamo al ristorante hotel “Lago Smeraldo“, a Francesca che sta in sala e ad Alessandro, suo marito, che spignatta in cucina. I piatti richiamano la cucina tradizionale trentina con degli antipasti che vanno dagli affettati misti come il prosciutto fatto in casa leggermente affumicato, il salame di cervo, il lardo ai fiori di montagna, il carpaccio di carne salada con mela Golden e scaglie di Trentingrana, la mortandella (da non confondersi con la mortadella) tipico salame della Val di Non. Poi il formaggio di Malga stagionato 9 mesi accompagnato con noci e una confettura di mela delicatamente aromatica, e infine il carpaccio di trota affumicata. Certo, perché dimenticavo di dirvi che nel lago Smeraldo ci sono le trote che vengono pescate periodicamente per il ristornate e lasciate in acquario per la scelta.

Quindi come primo non possono mancare i tagliolini con trota affumicata ed asparagi, oppure per gli amanti della carne delle pappardelle con ragù di cervo e gli strangolapreti alla trentina con burro emulsionato e speck croccante. I canederli alla nonesa con funghi porcini e le zuppe del giorno completano i primi piatti per il versante invernale.

Dopo essere andati a fare un luuunga corsa attorno al lago, potrete scegliere per i secondi tra i bocconcini di cervo in salmi, la fonduta di Trentingrana con polenta di Storo Dop, (fatta solo nella parte occidentale del Trentino con il mais “Nostrano di Storo”, un granoturco da cui si ricava una farina gialla piuttosto grossolana da cui nasce questa inconfondibile polenta), la luganega alla griglia, la tagliata di manzo marinata all’olio extravergine d’oliva profumato al pino mugo, il filetto di manzo in crosta di Trentingrana e l’immancabile trota del lago grigliata. I dolci sono semplici ma gustosi, su tutto lo strudel. Piccolissima scelta di vino a bicchiere. Noi abbiamo optato per un buon Pinot Nero e per il Rebo, un vino autoctono della zona da pronta beva. I prezzi sono medi, non eccessivamente alti.

Ultima raccomandazione: portatevi un maglioncino pesante per la sera, a Fondo la primavera arriva sempre in ritardo.

Nella zona da fare assolutamente: passeggiata nel canyon de Sass di circa 2 ore, passeggiata lungo il lago e visita all’orto botanico, con accesso al sentiero proprio davanti all’hotel, con entrata libera.