15 Nov Se Jacquesson ce l'hai nel bicchiere
Come abbiamo visto (leggi qui), Jacquesson si caratterizza per una precisa filosofia produttiva capace di rappresentare, in bottiglia, le peculiarità di ogni annata e la tipicità del suo territorio. Qualche settimana fa sono andata al ristorante “Il Chiodo“ dove si teneva una degustazione di cuvée Jacquesson, promossa dalla delegazione Ais di Monza, alla quale era presente anche l’importatore in esclusiva per l’Italia. Vediamo, dunque, le caratteristiche organolettiche degli Champagne Jacquesson, con qualche nota sulle diverse annate.
Cuvée n. 735 (47% Chardonnay, 33% Pinot Noir, 20% Pinot Meunier). Elaborata a partire dall’annata 2007 con andamento meteorologico particolare: inverno mite, primavera contrassegnata da alte temperature, quasi estive. Vinificato in grandi botti di rovere ed affinato sui lieviti con batonnage regolare. Vini dell’annata 2007 (72%), del 2006 (22%) e del 2005 (6%).
Analisi organolettica: colore brillante. Al naso emergono immediatamente note agrumate e di lieviti giovani che ricordano lo yogurt magro. Dopo poco emerge un ricordo di frutta secca (nocciola), senza tostatura. Gli aromi di bocca sono perfettamente corrispondenti al naso. La freschezza ne fa presumere una buona evoluzione. Un vino molto interessante, che si farà.
Cuvée n. 734 (54% Chardonnay, 20% Pinot Noir, 26% Pinot Meunier). Elaborata a partire dall’annata 2006 con condizioni meteorologiche piuttosto caotiche: inverno freddo con alcune nevicate, primavera mite con un maggio contraddistinto da violente tempeste, estate inizialmente molto calda con agosto freddo e piovoso. Vini dell’annata 2006 (73%), del 2005 (22%) e del 2004 (5%).
Analisi organolettica: colore brillante, naso immediatamente minerale, con soffi di salamoia. Fresco e sapido in bocca, con minor durata gusto-olfattiva.
Cuvée n. 733 (52% Chardonnay, 24% Pinot Noir, 24% Pinot Meunier). Elaborata a partire dall’annata 2005 con andamento meteorologico costante, senza situazioni particolarmente difficili: inverno asciutto e freddo, primavera tranquilla, luglio piovoso che ha favorito lo sviluppo della botrytis. Vini dell’annata 2005 (78%), del 2004 (16%) e del 2001 (6%).
Analisi organolettica: bel colore brillante. Al naso emerge subito un netto profumo di lievito maturo (dado), arricchito da eleganti richiami vegetali (asparago, sedano). Fine ed elegante in bocca, con lunga persistenza gustativa e corrispondenza dei profumi percepiti al naso. Buona freschezza e sapidità.
Millésime 2002 (36% Chardonnay di Avize, 7% Chardonnay di Chouilly, 35% Pinot Noir di Dizy, 35% Pinot Noir di Ay 7% Pinot Noir di Mareuil sur Ay). L’annata 2002 ha avuto condizioni meteorologiche quasi perfette per le viti: assenza di gelo e grandine, estate calda e soleggiata con notti fresche, settembre con leggere piogge.
Analisi organolettica: colore giallo dorato brillante. Naso intenso, fragrante, fine ed elegante. In partenza si percepisce una nota quasi burrosa che lascia spazio alla mandorla tostata ed a un lungo ricordo minerale. Un prodotto che entusiasma per la ricca personalità olfattiva e per l’evoluzione del bouquet. In bocca fine, elegante con avvolgente e prolungato finale gustativo.
Avize Grand Cru 1995 Dégorgement Tardif (100% Chardonnay). Questo Champagne fa parte ancora della vecchia filosofia della maison, prima che i due fratelli Chiquet prendessero in mano l’azienda gestita allora dal padre.
La vendemmia è proveniente da tre vigneti situati rispettivamente nei “lieux dits” La Fosse, Némery e Champ Caïn. Le condizioni climatiche del 1995 sono state inizialmente piuttosto delicate: qualche gelata primaverile seguita da un lungo periodo piovoso, con temperature miti. L’estate è stata buona fino al ritorno delle piogge all’inizio di settembre. La maggior parte della Cuvée è stata sboccata tra il 2001 e il 2004 per essere commercializzata in quegli anni, ma si è deciso di conservare una piccola quantità di bottiglie, per un ulteriore invecchiamento sui lieviti, in vista di un dégorgement tardif effettuato nel giugno del 2010.
Analisi organolettica: colore giallo dorato. Naso intenso con una leggerissima nota ossidata. Complesso, emerge su tutti la frutta secca, (nocciola, mandorle), dei soffi di frutta gialla matura supportata da intriganti profumi minerali evoluti (quasi fumé). In bocca è sapido e fresco, con lunga persistenza gustativa.
N.b. nell’analisi sensoriale non è stato valutato il perlage perché, per dare risalto al bouquet degli Champagne, sono stati utilizzati dei calici che non hanno permesso di verificare persistenza e finezza delle bollicine.